
Giardini e Paesaggi aperti 2025
Sezione Puglia
26 aprile | Ostuni (BR)
Il Paesaggio rurale storico degli orti terrazzati di Ostuni
Una passeggiata tra gli orti medievali terrazzati di Ostuni. Gli orti terrazzati che hanno sfruttato terrazzi marini della scarpata murgia, a ridosso del nucleo antico rione “Terra”, e degradano verso la piana degli ulivi che giunge al mare. La frequentazione dell’area risale ai Messapi, di cui si rivengono tombe a camera, grotte ed è proseguita nel medioevo fino agli ‘anni ’60 e ‘70. Il paesaggio si caratterizza per la maglia degli appezzamenti e la tessitura delle coltivazioni orticole stagionali prevalenti, i terrazzamenti in “pietra a secco“ ed il reticolo di canali in pietra inviano nelle cisterne “acquari”. Qui si producevano colture orticole tradizionali di ostunesi: carciofo bianco e nero, Cornaletto, cicoria scattarola, pomodoro Regina, melanzana violetta e le varietà tradizionali pugliesi (vedi Almanacco Biodiverso). Ma si coltivavano anche agrumi nei “merangialu” (agrumeti), ficheti vite a pergola. Questo paesaggio di orti terrazzati storici unico in Italia, il progetto è stato selezionato per la qualità dell’intervento dal MIC per la candidatura italiana al VI edizione del premio paesaggio del Consiglio d’Europa. Oggi gli orti si sono molto ridotti e i vecchi “ciardinier” (ortolani) sono in gran parte scomparsi, per questo il comune ha acquisito gli orti e trasformati in “orti urbani” con il recupero dei “muri a secco” e delle canalizzazioni e li ha assegnati a ben 23 associazioni locali ed aziende. La visita continuerà nel giardino storico “villa comunale S. Pertini” e qui si svolge anche dal 25-27 aprile l’edizione primaverile di Hortus – Mostra mercato dell’orto e del giardino. Per maggiori informazioni potete consultare la Locandina
24 maggio | Corigliano d'Otranto (LE)
Pozzelle e luoghi d'acqua della Grecia Salentina
Il paesaggio rurale della Grecìa Salentina costituisce un unicum regionale per il suo peculiare patrimonio materiale e immateriale, caratterizzato dalla presenza delle pozzelle, ingegnoso sistema di raccolta e filtraggio dell’acqua piovana, che ha consentito nei secoli passati l’insediamento umano in un territorio carente di risorse idriche superficiali. All’interno del percorso partecipato per la costituzione dell’Ecomuseo delle Pozzelle e del Paesaggio rurale della Grecìa Salentina, si propongono tre itinerari sperimentali, accompagnati da guide speciali, alla scoperta dei sei siti di pozzelle ancora conservati, dei luoghi d’acqua naturali e artificiali del territorio, delle testimonianze materiali del patrimonio produttivo locale. Per maggiori informazioni potete consultare la Locandina
25 maggio | Zollino (LE)
Ecomuseo delle Pozzelle e del Paesaggio rurale della Grecia Salentina
La proposta di un Ecomuseo delle pozzelle e del paesaggio rurale della Grecìa Salentina (LE) è un’iniziativa dell’Unione dei comuni della Grecìa Salentina, che ha ottenuto un finanziamento da parte della Regione Puglia – Dipartimento ambiente paesaggio e qualità urbana –Sezione tutela e valorizzazione del paesaggio, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Sostegno ai Comuni finalizzato all’implementazione degli strumenti di governance previsti dal Capo III del Titolo II delle NTA del PPTR per l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del paesaggio e per l’attuazione della pianificazione paesaggistica a scala locale”. Una “proposta sperimentale di paesaggio” che mira alla realizzazione di un “museo diffuso”, presidio di conoscenza e valorizzazione di un peculiare patrimonio materiale e immateriale e di un paesaggio che costituisce un “unicum” a livello regionale per le sue componenti idro-geomorfologiche, culturali, botanico vegetazionali, ma anche per i valori identitari. Nell’area di intervento, infatti, sono diffuse con particolare densità le Pozzelle, ingegnosi sistemi di raccolta dell’acqua piovana che testimoniano l’adattamento dell’uomo all’ambiente e alle risorse locali, l’esempio di un “fare paesaggio” sostenibile e rispettoso del patrimonio esistente, armonico con le trasformazioni secondo le regole di riproducibilità. Si affianca a questo un fitto sistema di testimonianze materiali e immateriali legate al paesaggio rurale, integrate in un mosaico di eccezionale valore e interessato da dinamiche di trasformazione.
Per maggiori informazioni potete consultare la Locandina
30 maggio | Bari
L’Orto Botanico dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”
In occasione della giornata-studio GePa 2025 presso l’Orto Botanico, i visitatori avranno l’opportunità di esplorare diverse aree tematiche. L’Erbario dell’Orto Botanico, noto come Herbarium Horti Botanici Barensis, custodisce circa 40.000 esemplari essiccati, con una significativa rappresentanza della flora pugliese, le collezioni di exsiccata hanno una valenza non solo scientifica ma anche didattica e storico-culturale.. Tra le collezioni storiche di rilievo vi sono gli erbari Palanza e Chiovenda, risalenti al XIX secolo. L’Erbario è conservato in ambienti a temperatura e umidità controllate, garantendo la preservazione a lungo termine dei campioni. Tra le collezioni storiche, di rilevanza è la presenza della Xylotomotheca Italica di Adriano Fiori realizzata nei primi anni del novecento. Si tratta di una delle collezioni più interessanti e peculiari nel suo genere. La giornata di visita-studio prevede visite guidate che illustrano le divrse collezioni e gli habitat ricreati nell’Orto Botanico, si potranno approfondire le tecniche di conservazione ex situ presso la Banca del Germoplasma, attiva dal 2005, che conserva semi di specie autoctone a rischio di estinzione. Questa esperienza offre un’immersione pratica nel mondo della botanica, permettendo ai visitatori di comprendere l’importanza della conservazione della biodiversità e di apprezzare la ricchezza del patrimonio vegetale locale e globale.
Locandina in via di definizione