Giardini e Paesaggi aperti 2022

Ore 10,00 – Ritrovo: presso la biglietteria del Parco, Strada Statale del Fiora, Vulci – Montalto di Castro (VT). Coordinate GPS: 42.42364659294317, 11.627140045166015

La visita del Parco archeologico e naturalistico di Vulci è l’occasione per mettere in relazione il territorio dei pianori vulcanici del nord del Lazio, con la storia etrusca e romana del grande insediamento della città di Vulci. Il fiume Fiora ha solcato il pianoro, formando un canyon di roccia vulcanica in cui la presenza dell’apparato vegetale spontaneo è molto suggestiva. L’andamento del fiume conduce, poco oltre il Museo Archeologico della Badia al piccolo al lago del Pellicone e alla cascata.

Il Bosco del Sasseto si trova nel piccolo borgo di Torre Alfina, dominato dall’imponente castello fatto ricostruire a fine ‘800 dal il marchese Edoardo Chaen.

Sotto al castello si sviluppa il Bosco del Sasseto: una foresta vetusta dove convivono il faggio, l’olmo, l’acero di monte, il leccio e l’albero della manna, insieme ad altre 30 specie di alberi, in uno scrigno di biodiversità di flora e fauna. Il nome del bosco si deve ai tanti massi lavici originati da un antico vulcano; tra i massi sono cresciuti alberi centenari alti oltre 25 metri e con diametri superiori al metro. Il Bosco del Sasseto deve la sua particolarità al fatto che dalla fine del XIX secolo, per volontà del marchese Chaen, rappresenta un luogo incontaminato, dove l’intervento antropico è stato volutamente ridotto al minimo per mantenere l’atmosfera selvaggia della foresta, dove le forme contorte degli alberi, i grandi tronchi a terra, i manti di muschi e felci e un ricco sottobosco contribuiscono a definirne lo specifico genius loci. I giardini del castello di Torre Alfina e i sentieri del bosco sono stati progettati dai paesaggisti francesi Henry e Achille Duchêne.

La visita al Bosco del Sasseto è a cura della cooperativa L’Ape Regina, al costo di € 6,00 per persona (ridotto € 4,00)

Mattina, ore 10,00 – Ritrovo: via Maria Santissima di Quintiliolo,n.4 – 00019 Tivoli (RM).

La visita (durata di circa 3 ore) è organizzata con la collaborazione di Italia Nostra. Ci condurranno, Rossella Ongaretto per Aiapp, e Luciano Meloni e il prof. Carlo Boldrighini per Italia Nostra. Nella prima parte della giornata si visiteranno gli uliveti intorno al complesso monumentale di Quintilio Varo, per raggiungere gli impianti olivicoli della villa di Ventidio Basso, con prosecuzione lungo l’antica via di Scalzacane fino alla villa di Cocceio e ritorno con visita al canale Vescovali.

Pranzo libero. Nel primo pomeriggio, alle ore 15:00, l’appuntamento si sposterà presso il museo “Città di Tivoli” per visitare la mostra sulle ville tiburtine curata dalla dott.ssa Maria Antonietta Tomei (la visita pomeridiana sarà di circa 2/3 ore).

Ore 10,00 – Ritrovo: presso l’ingresso dell’Ex-Aurum in via F.Fernando D’Avalos. La visita alla Pineta Dannunziana di Pescara, conosciuta anche come Pineta D’Avalos è l’occasione per conoscere meglio ed apprezzare la presenza di una riserva naturale nel tessuto urbano. Nell’agosto del 2021 un grande incendio ha incenerito una parte consistente del patrimonio arboreo e arbustivo della pineta. Durante la visita, con la collaborazione di alcuni botanici ma anche di associazioni che lavorano alla salvaguardia della riserva, si affronteranno i temi della rigenerazione, della gestione e della biodiversità di questo bene pubblico.