Giardini e Paesaggi aperti 2024

In considerazione della prossima Capitale della Cultura Gorizia (GO!2025) proporremo una escursione sul nuovo ’sentiero Ungaretti’ da noi progettato e realizzato con fondi regionali di un bando per l’attuazione del Piano Paesaggistico Regionale. La Lunghezza del percorso a piedi è di ca.8 km, si consiglia un abbigliamento escursionistico per sentiero CAI. Il programma completo della giornata è consultabile nella locandina:

Nel parco asburgico di Levico (Valsugana, Trento) dal 12 al 14 Aprile organizziamo un evento “Tulipomania”, un’esposizione temporanea di tulipani, con laboratori e seminari per il pubblico. Il parco è in piena fioritura con i suoi 50.000 bulbi di tulipano oltre alle specie primaverili di clematidi, glicini, ecc. Si può combinare una visita guidata al parco stesso (ne abbiamo già fatte con AIAPP) e alla manifestazione. Il genere Tulipa, della famiglia delle Liliaceae, comprende un gruppo di bulbose fra le più diffuse nei giardini di tutto il mondo. Originario della Turchia, il tulipano ha un nome che deriva dal Turco tülbend = turbante; fu introdotto in occidente dall’ambasciatore austriaco presso la Sublime porta di Costantinopoli nel XVI secolo. Presso la serra del Parco il tulipano sarà protagonista, con oltre 100 varietà di diverse tonalità di colore e con oltre 50.000 bulbi che fioriranno nei prati del Parco. Racconti e video, informazioni storiche botaniche, laboratori e note di coltivazione animerà la giornata, così come le informazioni e note di coltivazione.

Per maggiori informazioni potete consultare la locandina:

Situata in prossimità delle colline veronesi, in posizione dominante sulla Valpantena a Grezzana, la maestosità di Villa Arvedi domina il paesaggio collinare, un paesaggio dolce inalterato dal tempo, pregevole per le coltivazioni di ulivi secolari. L’elegante Villa Arvedi, seicentesca, viene acquistata nel 1824 da Giovanni Antonio Arvedi ed è tuttora di proprietà della famiglia. Si colloca al centro di una grande proprietà agricola in continuità alla tipica struttura della villa veneta. E’ conosciuta anche per il suo splendido giardino all’italiana. Un giardino che si contraddistingue per l’inconfondibile eleganza e sobrietà, caratterizzato da raffinati disegni a duplice ventaglio, un unicum nel panorama italiano. Il giardino, seguendo un elaborato schema geometrico, si estende su un ampio ripiano ai piedi della villa. Dalla fontana, cuore spaziale ed estetico del terrazzamento, posta al centro del viale d’accesso alla villa contornato da grandi cespugli di bosso, si dipartono due complessi ventagli vegetali con volute sinuose tipicamente barocche.

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Nel XVIII secolo il Conte Scipione Zanelli (1722-1792) con il desiderio di collegare due mari, il mar Tirreno al mar Adriatico, realizza nel tratto che da Faenza si congiunge al mar Adriatico, una nuova via d’acqua futuristica, che prende il nome di Canale Naviglio Zanelli. L’antico canale si sviluppa lungo un territorio romagnolo coltivato a frutteti, vigneti e colture erbacee e collega idealmente due tra i più importanti Parchi Regionali (quello della vena del gesso romagnola e quello del delta del Po), intrecciando lungo il suo percorso un itinerario di memoria, arte, storia, cultura e paesaggio. Il canale, accompagnato lungo tutto il suo itinerario da percorsi ciclopedonali e da una siepe alberata, si dipana fra i comuni di Faenza, Cotignola, Bagnacavallo e Alfonsine sino a sfociare nel canale destra Reno. L’escursione prevista intende costeggiare in Bicicletta questa via d’acqua, passando lungo il percorso ciclonaturalistico per un totale di 40 Km circa, andata e  ritorno. Durante l’escursione in bicicletta sarà possibile osservare alcuni manufatti storici come mulini e ponticelli nonché visitare alcuni interessanti ecosistemi come l’area di riequilibrio ecologico Podere Pantaleone.

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Visita guidata con il progettista Beppe Provasi ed i proprietari ed animatori Chiara Ometto e Roberto Giordani. incontro con il circolo Riambientiamoci e presentazione del progetto dei Giardini Terapeutici di Andrea Mati. 4,5 ettari di parco autocostruito dal volontariato, con parti già sviluppate e bosco piantato a novembre 2023.

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L’area dell’attuale parco pubblico ha vissuto una positiva e profonda trasformazione. La conformazione collinare del paesaggio circostante al parco, tende ora ad armonizzarsi maggiormente con esso. In fase progettuale si è proposto quindi la ricostruzione del tessuto naturale lacerato, creando  le condizioni che, promuovendo la continuità ecologica tra le varie comunità vegetali ed animali del territorio, ne favoriscano l’armonioso inserimento nel più ampio contesto paesaggistico del luogo. La scelta delle alberature e degli arbusti utilizzati, si è orientata su specie autoctone, in quanto l’area possiede indiscusse valenze paesaggistiche meritevoli della più ampia tutela.

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Visita guidata al parco con la proprietaria e progettista Camilla Zanarotti. Il giardino si sviluppa su di una superficie di circa 10.000 mq. E’ in gran parte terrazzato con muretti a secco ed è stato realizzato utilizzando soprattutto piante resistenti a carenza idrica e temperature elevate. Vi è un gran numero di bulbose a fioriture primaverili ed estive che fanno da sfondo ad arbusti, molti dei quali sempreverdi per dare struttura allo spazio nel corso di tutto l’anno.

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“Il Giardino delle api” si colloca all’interno del giardino Thetis, fra importanti opere d’arte contemporanee, in un’area particolarmente soleggiata, favorevole allo sviluppo di specie eliofile. La scelta delle piante e della prateria fiorita si è svolta con particolare attenzione, in modo da favorire non solo l’attività produttiva delle api ma per incrementare la biodiversità dell’area. L’organizzazione del giardino non scaturisce solo da esigenze funzionali (soleggiamento e quantità di polline delle specie), ma pure da valutazioni compositive ben precise, che si legano ad una delle opere d’arte più emblematiche dello Spazio Thetis: il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto di cui il “Giardino delle api” prende come elementi cardine del progetto l’asse compositivo e il centro diventandone emanazione, attraverso delle “onde fiorite” (prato, erbacee ed arbusti melliferi) che si propagano nello spazio limitrofo. L’evento è organizzato in collaborazione con Wigwam Club Giardini.

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Nei pressi di Santa Fosca, l’androne del palazzo Grimani ai Servi si apre su un giardino tripartito che riprende lo stile cinquecentesco con un’ampia corte pavimentata, un labirinto circolare in bosso, che racchiude colorate fioriture stagionali in cui primeggiano rose, peonie e, al centro, una classica fontana. Una lunga pergola, ombreggiata da tralci di uva fragola e moscatella, culmina scenograficamente in una specchiera in cui riflettersi e creare un’illusione prospettica. Alberi ad alto fusto, melograni e ulivi proteggono spazi dedicati alla vita familiare. Letture e improvvisazioni al clarinetto di Oreste Sabadin. L’evento è organizzato in collaborazione con Wigwam Club Giardini.

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Sulla fondamenta della Sensa, dietro a uno dei due quattrocenteschi palazzi gemelli Arrigoni, un recente e accurato restauro, progettato dall’architetto Antonella Miarelli, ha dato splendore al piccolo giardino quadrato, già presente in epoca napoleonica su una precedente corte pavimentata. Ispirato al giardino formale, si articola in percorsi che si incrociano e convergono verso un’antica vera da pozzo, definendo quattro aiuole geometriche con profumate piante di limone in vaso, santolina e mirto. Lungo il perimetro corrono bordure con piante di diverse dimensioni e texture, che avvolgono varie sculture, creando quasi la scena di una rappresentazione teatrale. Letture e improvvisazioni al clarinetto di Oreste Sabadin. L’evento è organizzato in collaborazione con Wigwam Club Giardini.

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Il parco circonda la villa cinquecentesca, ora di proprietà della famiglia Bonotto. La configurazione collinare e l’ampiezza della superficie hanno permesso a Pietro Porcinai piena libertà di espressione con il modellamento del terreno di un’ampia porzione del parco e l’inserimento di elementi funzionali e moderni: piscina con i relativi locali e campo da tennis. Alla villa si accede percorrendo un largo viale in ciottoli e pietra, fiancheggiato da alberi e arbusti e tappezzanti. Il piazzale di arrivo è un ampio spazio in parte erboso e in parte in ghiaia nell’area riservata al parcheggio delle auto.

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